Finalmente Corro

La volontà trova soluzioni

la paura e la pigrizia trovano scuse

Questo video ti racconta la mia storia di rinascita

La vita è un dono che vale la pena di essere vissuto

Bernardo mentre si presenta al pubblico del TedX Pordenone
Qui Bernardo è a Roma, di fronte al Colosseo, all'arrivo dell'evento sportivo "Road to Rome 2020" che organizza assieme ai suoi amici Andrea Vidotti e Roberto Zanlorenzi per promuovere l'integrazione sociale della disabilità, recandosi da Treviso a Roma in bici

Assieme a due cari amici, Andrea Vidotti e Roberto Zanlorenzi, ho costituito una società sportiva, la 4All ASD. Con questa società organizziamo eventi sportivi che hanno come fine l’inclusione sociale della disabilità, facendo gareggiare assieme normo dotati e disabili oppure portando la disabilità lungo le strade per farla conoscere dal vivo. Con gli eventi raccogliamo fondi da devolvere a iniziative che siano sempre rivolte all’inclusione sociale della diversità e della disabilità

Nella foto si vedono due atleti che stanno svolgendo la finale del campionato del mondo di Ironman a Cona, nelle Hawai. Sono un atleta normo dotato e un atleta disabile, impegnati nella frazione di bicicletta

Per me lo sport è una splendida allegoria della vita e permette a chi lo pratica di imparare molti valori importanti. Per chi è diventato disabile, lo sport offre molte opportunità: mettersi in gioco in un ambiente sicuro, permette a chi vive una disabilità di scoprire i propri limiti, di darsi degli obiettivi, acquisendo paso passo la fiducia nelle proprie possibilità. Questo processo mi ha permesso di ritrovare sicurezza in me stesso anche al di fuori del mondo dello sport, nel lavoro e nella vita di ogni giorno.

Immagine ufficiale di Bernardo per l'evento TedX Pordenone

Vengo spesso invitato a raccontare la mia storia nelle scuole e nelle aziende. Ho cominciato per caso e dopo un primo grande imbarazzo, ho scoperto che, parlare di ciò che ho vissuto e imparato, mi gratifica e arricchisce. Mi gratifica perché ho la sensazione di riuscire a trasformare il dolore e le difficoltà che ho incontrato in un’esperienza positiva per chi mi ascolta; mi arricchisce perché, mettermi a confronto con le domande di chi mi ascolta, mi da l’opportunità di interrogarmi e conoscermi meglio.

Bernardo in giardino di casa con indosso il casco del padre con la maschera dell'ossigeno chiusa e la visiera alzata, si vede lo sguardo felice

Mi chiamo Bernardo, a 19 anni ero in sedia a rotelle ma oggi faccio gare di triathlon con i normo dotati. Nel 1996, seguendo il sogno di diventare pilota militare, ho avuto un incidente aereo. Mi sono rotto tre vertebre e svegliato dal coma ero paralizzato. Con impegno e sacrificio nella riabilitazione, dopo due anni sono tornato a camminare usando tutori alle gambe. Dopo quindici anni di fisioterapia sono riuscito a correre di nuovo e allora ho deciso di fare triathlon. Oggi racconto la mia vita per condividere i valori che mi hanno fatto raggiungere i miei sogni.

mi mamma Tiziana tiene in mano una copia del mio libro "finalmente corro" il giorno in cui mi sono stati consegnati per la prima volta le copie cartacee

Il 27 giugno del 2019 ho presentato il mio libro intitolato “Finalmente Corro”, scritto a quattro mani con l’amico Enrico Orzes. Era presente Igor Cassina, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Atene 2004, che ha curato la prefazione e l’amico Andrea Vidotti che ha magistralmente presenziato l’evento. La serata si è tenuta presso l’Osteria da Marchi a Ponzano Veneto, un luogo a cui sono molto affezionato essendo cresciuto li vicino. Non avendo lo spazio per ospitare tutti gli invitati a casa mia, aver fatto la presentazione in quel locale era un po’ come avere tutti nel salotto di casa.

Bernardo con le braccia alzate al traguardo della gara di triathlon alle Bandie, la squadra lo accompagna. si vedono i tutori in carbonio toe off con cui riesce a correre

Sport

Mi piace partecipare alle competizioni di duathlon, corsa – bici – corsa, e di triathlon, nuoto – bici – corsa.

Da sempre sono innamorato dello sport e nella mia vita ho praticato nuoto, tennis, equitazione e basket; tutti sia prima dell’incidente sia dopo.

Lo sport per me è vita e insegna a vivere, ad ogni età, a qualsiasi razza, genere, normalità o disabilità.

momento dell'ingresso in acqua alla partenza di una gara di triathlon, si vedono gli atleti che tutti assieme corrono verso le onde del mare

Il triathlon

Il triathlon, per me, è stato promotore di un cambiamento importantissimo nella mia vita, è riuscito a spostare la mia attenzione da ciò che avevo perso con la disabilità a ciò che mi era rimasto. Non solo, la magia più grande il triathlon l’ha messa in atto ogni qual volta affrontando una gara ho avuto la possibilità di condividere il percorso con i normo dotati, confrontandomi con ciò che era diverso da me. Il triathlon mi ha dato la forza, la determinazione e la consapevolezza di voler tornare a mordere la vita per assaporarla fino in fondo, facendomi soffrire il freddo delle acque libere, il disappunto per il vento contro lungo rettilinei che sembravano infiniti e per l’incredibile fatica che comporta per me correre. Ma quello che agli occhi di un osservatore esterno può sembrare un calvario, per me è stato un percorso di rinascita che mi ha portato a riabbracciare con amore e fiducia il valore più alto, la Vita.