Enrico Orzes, amico e compagno del Collegio Vescovile Antonianum a Padova durante gli anni dell’università, a seguito di alcuni articoli usciti riguardo la mia vicenda personale e la mia passione per il triathlon, mi ha contattato per chiedermi se poteva scrivere un articolo su di me per una rivista scientifica con cui collaborava.

Così abbiamo deciso di incontrarci per un aperitivo e fare un’intervista. Fu bello vedersi dopo anni e fra ricordi e chiacchiere le ore sono passate veloci. Ci siamo lasciati con la promessa che dopo una settimana circa mi avrebbe contattato per farmi vedere un’anteprima dell’articolo.

Passa più di una settimana, quasi due mesi, e non sento più Enrico. Così decido di chiamarlo per sapere come procedeva la stesura dell’articolo. Il fatto che non si fosse fatto sentire da una parte mi preoccupava, Enrico è una persona particolarmente precisa e un ritardo così lungo senza giustificazioni non era da lui. Quando mi risponde al telefono si scusa per non essersi più fatto sentire, stava scrivendo l’articolo e ne era entusiasta, a tal punto che aveva scritto quasi sessanta pagine.. Rimasi sorpreso e scherzando gli chiesi se non stesse facendo un trattato!

Mi spedì il materiale a cui aveva lavorato, era molto bello e coinvolgente, così lo richiamai e gli dissi: “ne facciamo un libro?”.

Era aprile 2015, abbiamo scritto entrambi, corretto, sistemato, riletto, ripensato, aggiunto aneddoti per spiegare meglio cosa avevo vissuto, fino alla conclusione del libro a maggio 2019 e la successiva pubblicazione a giugno con la presentazione.

È stato un viaggio estremamente interessante che mi ha messo a confronto con me stesso, mi ha fatto rivivere e guardare in faccia tanti momenti che avevo riposto con attenzione in fondo a qualche cassetto e con cui non avevo molta voglia di fare i conti. Lo sforzo però è valso il risultato, sono contento di questo libro e, ancor di più, mi rendono felice i commenti entusiastici di chi lo legge, non perché semplicemente piace, ma perché è motivo di riflessione e di spunti personali.