Motivazione

La motivazione, per me, è quell’energia che da forza alle azioni, che mi spinge  ad alzarmi dal letto la mattina, che mi fa salire in bici o andare a nuotare anche quando non ho voglia, anche quando i muscoli fanno male e sono stanco. Col tempo ho imparato a trovare dentro di me i motivi per mettermi in gioco, per uscire dalla zona di comfort e decidere di andare incontro all’incertezza, consapevole di dovermi adattare e di dover trovare soluzioni nuove. La motivazione  mi ha, però, permesso di  arrivare a fare le gare di triathlon.

Non sempre c’è, spesso latita nella mia vita e a poco valgono i commenti positivi tipo: “tu sei una persona motivata!”.

Magari! Lo sono ma non sempre. Una importante scoperta che ho fatto è stata capire come “riaccendere” la motivazione quando la perdo. Non la trovo di sicuro dentro un cassetto ma la coltivato con l’ispirazione: continuando a prendere esempio da quelle persone che mi ispirano, che con il loro esempio mi dimostrano di riuscire a raggiungere obiettivi difficili  superando tutte le difficoltà lungo il cammino.

Un’altra cosa che faccio è ricordarmi perché ho iniziato un percorso, cosa mi ha spinto a mettermi in gioco, immagino le emozioni che proverò riuscendo a raggiungere il mio traguardo.

Tutto questo mi permette di tenere la fiamma accesa, anche nei momenti in cui vorrei gettare la spugna e abbandonare tutto. Per fare triathlon ne ho avuti molti, arrivare a quella prima gara a Revine non è stata una strada dritta e lastricata di buoni propositi e di voglia di fare. Al contrario! Farmi domande, imparare a conoscermi e lasciarmi aiutare sono stati passaggi personali importanti per riuscire ad essere focalizzato sull’obiettivo e per superare tutti quei momenti in cui avrei preferito smettere.

Bernardo con le braccia alzate al traguardo della gara di triathlon alle Bandie, la squadra lo accompagna. si vedono i tutori in carbonio toe off con cui riesce a correre